mercoledì 8 gennaio 2014

Perchè scegliere di tornare alla legna sia per riscaldarsi che per cucinare

Inanzitutto occorre fare una premessa. Questi consigli sono difficilmente applicabili a chi vive in piena città, magari in condominio ed in zone ben servite da fornitori di gas a prezzi ragionevoli.
Chi invece, come chi vi scrive e tanti altri, si trovano ad abitare in zone periferiche, collinari o montane, non servite dalle grandi reti di distribuzione di gas, potrà trovare utili e soprattutto realistici i suggerimenti che andremo a proporre.

Prendiamo il caso di un centro abitato servito da una società privata di distribuzione gas, con un serbatoio comune al quale sono allacciati i vari contatori e che è ricaricato mediante periodici viaggi di autocarri. Il prezzo finale per l'utente non potrà ovviamente essere paragonato alle grandi reti di distribuzione. Prendiamo il caso di un costo che si aggira sui 4 / 4,50 € a MC. iva compresa.

In un paio di giorni di utilizzo con riscaldamento non troppo intensivo, per una abitazione di media grandezza, si possono consumare 4/5 MC. con una spesa di circa una ventina di euro. Vale a dire circa 10 € al giorno tra riscaldamento, acqua calda e cucina. Da esperienza personale la stima è abbastanza ottimistica e porterebbe ad un costo mensile, nella stagione invernale, di circa 300 €. Ovviamente nessuno nega la comodità. Basta avviare il riscaldamento o girare la manopola del fornello ed il gioco è fatto.

Chi ha maggiori accortezze e minori possibilità economiche, o semplicemente vuole risparmiare accettando qualche piccolo "sacrificio", può pensare di utilizzare la legna da ardere. Con un piccolo investimento iniziale si può acquistare una cucina economica a legna. Le cucine economiche, anche se sembrano antiche, continuano ad essere prodotte, ultimamente con discreta diffusione. Con un prezzo che varia dai 500 fino anche al oltre 1.000 € si può acquistare un prodotto nuovo, mentre con cifre più modeste, tra i 150 ed i 300 € si può acquistare un ottimo usato. Da tenere presente che una cucina di questo tipo ha una vita di decenni, se ben tenuta.

Una volta acquistata la cucina occorre aquistare la legna, e chiaramente è necessario un luogo dove riporla al riparo dalla pioggia. Basta anche uno spazio in giardino coperto da un telo in pvc. La legna si acquista già tagliata a "misura" con un prezzo che varia tra gli 8 ed i 13 € al q.le a seconda della tipologia e della qualità. Per esperienza personale va benissimo anche il legno di castagno, che di solito ha il prezzo più basso.
Si può iniziare ad acquistare 10 q.li e vedere quali sono i cosumi nel nostro caso specifico.

Per l'istallazione è preferibile avere una canna fumaria in cui convogliare i fumi ma è possibile anche tentare uno scarico "a parete", a seconda dei casi.

Una stufa/cucina a legna, ovviamente non può riscaldare uniformemente come un impianto di riscaldamento. Avremo una temperatura più alta nel locale in cui l'abbiamo installata (normalmente la cucina) e temperature via via minori man mano che ci allontaniamo da essa. Se i locali sono ben collegati da ampie porte possiamo avere una temperatura confortevole su circa 30/40 mq. di superficie. Se le stanze sono lontane tra loro e magari anche su piani differenti, non possiamo pretendere miracoli, anche se comunque un innalzamento della temperatura, seppur modesto, ci sarà.

Ma veniamo al risvolto economico.
Chi non ha troppe pretese "estetiche" può quindi acquistare una cucina usata diciamo a circa 200 €, aggiungendo il costo di 10 q.li di legna ovvero 100 € (in media), in un solo mese di utilizzo avrebbe fatto pari con i 300 € del riscaldamento tradizionale a gas. Ipotizzando un utilizzo normale da parte di persone che lavorano e vivono la casa prevalentemente la sera, possiamo stimare un'accensione dalle 19.00 alle 24.00 (5 ore) tutti i giorni con un aumento del consumo il sabato e la domenica. Impossibile fare una stima esatta dei consumi ma indicativamente possiamo pensare, con gli orari sopra descritti, di consumare circa 5 q.li di legna al mese, ovvero circa 50 €.

In conclusione, una volta ammortizzato l'acquisto della stufa/cucina, possiamo avere un riscaldamento adeguato, cucinando allo stesso tempo, per la modica cifra di 50 € al mese contro i 300 € del riscaldamento a gas. Ovviamente non sarà possibile eliminare del tutto la fornitura del gas in quanto ci sarà necessaria per l'acqua calda o quando, di fretta, preferiremo accendere i fornelli per cucinare qualcosa al volo, ma comunque il risparmio è davvero consistente.

La stufa/cucina va alimentata spesso, ma non così spesso come si può immaginare. Basta aggiungere un pò di legna ogni ora circa. Non è nemmeno vero che sia difficile cucinarvi. Non è così immediato come accendere un fornello ma, tempo una settimana, sarete già padroni della vostra cucina e non noterete molte differenze con una cucina tradizionale.